Presentazione
Il Tolomeo nasce nel 1995 all’Università Ca’ Foscari Venezia per opera di un gruppo di studiosi postcolonialisti. La rivista pubblica saggi peer-reviewed, nonché recensioni, interviste e inediti, legati alle letterature anglofone, francofone e lusofone. Il Tolomeo indaga il fenomeno letterario postcoloniale in tutte le sue forme, ma è particolarmente interessato a contributi che utilizzino approcci comparativi e interdisciplinari: dialoghi tra letteratura e arti, indagini di forme ibride come i fumetti e il cinema, ricerche che uniscono studi letterari e scienze sociali, o approcci innovativi come quelli delle digital ed environmental humanities. Nel corso della sua storia la rivista ha rappresentato un importante punto di riferimento per gli studi postcoloniali in Italia, accogliendo inediti e interviste con importanti voci del panorama anglofono e francofono (Derek Walcott, Amitav Ghosh, Nadine Gordimer, Rita El Khayat, Anthony Phelps, Anita Desai, Christine De Luca, Antonine Maillet, Roland Paret, Ngũgĩ wa Thiong’o e molti altri). Nella sua nuova versione digitale open access la rivista vuole continuare a riflettere i destini di un’area disciplinare in fieri, portatrice di straordinarie novità, nonché rappresentare un vivo spazio di dialogo tra autori postcoloniali e studiosi. I numeri del Tolomeo precedenti al 2016 si possono trovare presso PHAIDRA (Permanent Hosting, Archiving and Indexing of Digital Resources and Assets), alla seguente pagina: https://phaidra.cab.unipd.it/detail/o:458890.
Permalink http://doi.org/10.30687/Tol/2499-5975 | e-ISSN 2499-5975 | Periodicità annuale | Lingua en, fr, it, pt
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La valutazione è svolta in conformità e aderenza ai criteri scientifici, e ai criteri editoriali di completezza bibliografica e coerenza formale di Edizioni Ca’ Foscari.
Politiche di revisione per le singole sezioni:
Per una descrizione dettagliata del processo, si prega di consultare la pagina: Certificazione scientifica.
Indicazioni per l’invio dei contributi
Il Tolomeo accetta:
- saggi 35.000-40.000 caratteri (spazi e bibliografia inclusi) – in casi eccezionali, la direzione si riserva eventuali deroghe:
- recensioni (9.000-12.000 caratteri, spazi inclusi);
- interviste (9.000-15.000 caratteri, spazi inclusi);
- inediti.
Le scadenze sono indicate nella sezione “Call for papers”. Il Tolomeo è pubblicato annualmente.
Inviare tutte le proposte di contributo per Il Tolomeo rispondendo alla Call for papers.
Includere:
- una nota bio-bibliografica in inglese, di massimo 700 caratteri, spazi inclusi;
- un abstract in inglese, di massimo 1000 caratteri, spazi inclusi. Non è necessario per le recensioni;
- 5 keywords in inglese;
- l’indicazione dell’indirizzo email a cui l’autore è reperibile e la sua affiliazione universitaria.
La Segreteria inoltrerà i contributi a due membri del comitato di redazione per una prima valutazione. Gli autori riceveranno entro 15 giorni una risposta circa l’accettazione preliminare del loro contributo.
Successivamente gli autori dovranno caricare il loro testo sulla piattaforma digitale delle Edizioni Ca’ Foscari per avviare il processo di peer-review, ma questo solo dopo il via libera della Redazione. Il testo sarà inviato a due revisori in doppio cieco. Sempre attraverso la piattaforma gli autori avranno modo di ricevere le peer-review e caricare la stesura definitiva in caso di accettazione.
Solo i saggi sono sottoposti al processo di peer-review. Recensioni, interviste, inediti proposti per la pubblicazione sono valutati invece esclusivamente dai comitati di redazione e di direzione.
Gli autori avranno modo di vedere le bozze del proprio contributo e correggere eventuali refusi.
I contributi inviati saranno accettati per la pubblicazione previa valutazione redazionale prima, double-blind peer-review poi. La redazione si riserva pertanto di richiedere eventuali modifiche necessarie e di respingere i contributi non consoni con le linee di ricerca de Il Tolomeo.
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Norme editoriali per Il Tolomeo (Edizioni Ca’ Foscari)
Per una versione estesa, consultare: http://edizionicafoscari.unive.it/media/pdf/pubblicare-con-noi/ecf_norme_it.pdf
Alcune brevi indicazioni
Paragrafi
Il testo è preferibilmente suddiviso in paragrafi, che
dovranno essere tutti numerati in ordine progressivo a partire da 1, senza
porzioni di testo non numerate (ad es. un paragrafo di «Introduzione» sarà numerato ‘1’).
I paragrafi devono essere anche titolati: il carattere utilizzato per i titoli
avrà corpo 14 e sarà in grassetto/ grassetto corsivo (non
integralmente corsivo, né integralmente MAIUSCOLO).
I paragrafi potranno essere ulteriormente suddivisi in sottoparagrafi, numerati 1, 1.1, 1.1.1 e via dicendo.
Virgolette
Le uniche virgolette ammesse sono le virgolette basse (o caporali, « ») e le virgolette alte semplici (o apici, ‘’), NON sono invece ammesse le virgolette doppie alte (“”). Per le citazioni nel testo si devono utilizzare le virgolette basse di «citazione» (e per eventuali virgolette nelle citazione si usano le virgolette alte (‘’). Per l’enfasi si devono utilizzare le virgolette alte ‘enfasi’. Queste ultime vanno utilizzate anche per:
• evidenziare un preciso ‘concetto’;
• una precisa accezione di un ‘termine’;
• per segnalare un uso ‘idiomatico’,
‘metaforico’ o ‘improprio’ di un termine;
• per evidenziare il ‘significato’ di un termine di un’altra lingua.
Nota: solo nei testi in INGLESE si utilizzano le virgolette doppie alte (“”) in tutti i contesti in cui si userebbero le le virgolette basse (o caporali, « »), che invece non sono ammesse. L'uso delle virgolette alte resta invariato.
Citazioni
Citazioni
brevi
Inferiori
alle 10 parole: vanno incluse nel testo principale e racchiuse tra virgolette
basse «citazione».
Se una citazione conclude un periodo, il punto va dopo la chiusura delle virgolette; se la citazione è seguita da un’indicazione bibliografica, il punto (come qualsiasi altro segno di punteggiatura) va posto dopo l’indicazione stessa.
Citazioni
lunghe
Di
lunghezza superiore alle 10 parole devono essere
• staccate dal corpo del testo di una
semplice riga bianca prima e dopo;
• rientrate sulla sinistra di 1 cm rispetto
al corpo di testo principale;
• di carattere 12 e interlinea 1;
• libere, senza virgolette;
• concluse con il punto fermo.
Più citazioni separate in successione vanno a loro volta separate con una riga bianca prima e dopo. Le fonti delle citazioni fuori testo vanno indicate al termine del brano citato, dopo il punto, fra parentesi tonde, senza ulteriore punteggiatura.
Riferimenti: Sistema Autore-Anno
Utilizzare il sistema di riferimento parentetico in corpo di testo (Autore-Anno, nr. pagina). In questo sistema, i riferimenti bibliografici vengono dati direttamente nel corpo del testo (e non in nota).
Riferimenti brevi nel testo
Generalmente vengono indicati tra parentesi tonde e
riportano il cognome dell’Autore, l’anno della pubblicazione (senza
punteggiatura) ed eventualmente, se necessario, il numero di pagine (preceduto
da una virgola, se più d’uno separati da trattino breve, senza abbreviazioni
del tipo ‘p./pp.’). I dati completi riguardanti la fonte vengono dati solo
nella bibliografia finale (anche informazioni come ‘curatore’ o ‘traduttore’
non compaiono nel riferimento breve a testo). Se il cognome dell’Autore è già
presente nel testo principale non serve ripeterlo nel riferimento breve.
Seguire il seguente schema per una citazione diretta: testo
principale «testo citazione» (Cognome anno, pagine).
Rossi (2010, 25) nel suo lavoro sostiene che «l’opera è
d’avanguardia».
La mia
opera è definita «un’opera d’avanguardia» (Rossi 2016, 120-5).
Didascalie
Tutte le figure devono avere la loro didascalia, di
norma questa inizia con la dicitura ‘Figura *nr.*’ e finisce sempre senza punto
finale. Seguire il schema seguente: Figura 1. Autore, Titolo. Anno. Tecnica/Supporto/Materiale, misure. Luogo,
Istituzione, collocazione. Fonte dell’immagine, copyright [senza punto finale].
Trattini
Quando il trattino ha il ruolo di separare, operando sia entro la stessa frase sia tra frasi diverse, bisogna utilizzare la lineetta o trattino lungo – (contro il trattino breve - che viene impiegato esclusivamente per le forme composte o per i traits d’union).
Bibliografia generale (esempi)
Monografia
Bianchi, F. (2016). La mia opera. Uno sguardo ravvicinato. Venezia: Edizioni Aperte.
Articolo in rivista
Bianchi, F. (2017). «Il Gotico. Racconti e miti». Letteratura inglese, 6(2), 15-34.
Articolo in raccolta
Bianchi, F. (2016). «Il Gotico. Storie e miti». Ricci, L. (a cura di), Il Gotico nel diciannovesimo secolo. Venezia: Edizioni Aperte, 87-121.
Per una casistica completa, consultare: http://edizionicafoscari.unive.it/media/pdf/pubblicare-con-noi/ecf_norme_it.pdf
Call for papers 2024 - English version
Asylum, Refugees and Postcolonial Literatures
Il Tolomeo invites all interested scholars to send their contributions for the upcoming 2024 issue (no. 26). The issue will be divided into a generalist section (on any theme) and a thematic section dedicated to asylum, refugees and postcolonial literatures.
The experience of refugees and asylum seekers is gaining an increasingly prominent role in literary representation. At first glance, this subject seems to be in continuity with established frameworks that have always addressed migration – such as postcolonial studies/literatures, the Francophone, Lusophone and Anglophone theoretical models, or Italian ‘migration literature’. There are good arguments, however, for claiming that the increasing visibility of these specific migrant subjects has been and still is an element of rupture. For example, in the Anglophone/postcolonial context, as early as 2006 Pablo Mukherjee highlighted how ‘first-wave’ postcolonial studies favoured migrant-cosmopolitans over migrant-refugees (Mukherjee 2006, 146). In 2011, David Farrier went so far as to say that the refugee experience was a ‘scandal’ for postcolonial studies, whose theoretical paradigms of in-betweenness and hybrid identities were ill-suited to provide an adequate framework for the specific historical, political and legal situation of asylum seekers (Farrier 2011). Conversely, more recent interventions (such as Gallien 2018) have argued how postcolonial studies can offer useful critical perspectives for discussing narratives by (and about) refugees and asylum seekers. There is no shortage of similar reflections in other linguistic spheres, such as, within the Francophone context, the recent issue (no. 17) of the journal Multilinguales (2022).
There are many factors to consider in discussing the specificity of a literature by/about refugees and its relationship to pre-existing critical paradigms. For example, the trajectories of refugees often do not follow those of a ‘return’ to the colonial ‘motherland’ – but, just as often, they are influenced by colonial history, broadly speaking. Finding recognition within a national context, to which an asylum-seeker typically aspires, is at odds with cosmopolitan or diasporic paradigms – but the inherently transnational nature of refugee experiences nonetheless works to destabilize the idea of national literature. Moreover, the very category of the ‘refugee’ remains controversial. On the one hand, it is crucial to political and humanitarian mobilisations and claims – especially given the extremely violent policies of closure, exclusion, exploitation, and surveillance that affect refugees and asylum seekers in both the Global North and the Global South (albeit with different dynamics). On the other hand, the sharp legalistic division between forced migrants and so-called economic migrants obscures the fact that, in practice, the two categories overlap in the concrete migration experience (Schuster 2015); and many argue that the (fundamentally political) grounds on which international protection can be claimed should be broadened (see Röhl 2005). What implications do these debates and complexities have for a new critical/literary category that would like to use ‘the refugee’ as a pivotal concept?
In short, the intersection of (postcolonial) literature, refugees and asylum, whether one wishes to emphasize continuity or rupture with earlier models, or whether one wishes to affirm or contest its critical utility, remains a promising site for debate. The purpose of this monographic issue of Il Tolomeo is to explore the risks and points of interest, as well as the specificities, of a refugee/asylum literature, and the role of a postcolonial perspective in this discussion.
Possible areas of investigation include:
Studies with a historical and comparative approach, and/or studies that place works in their literary and cultural contexts of reference, will be particularly appreciated.
Il Tolomeo accepts contributions in the following categories:
Please submit an abstract (maximum 1000 characters, including spaces) by 10 FEBRUARY 2024 via the link below. Please attach, in addition to the abstract, a bio-bibliographical note (in English, maximum 1000 characters, spaces included) and 5 key words (in English; not necessary for reviews, unpublished works and interviews).
Please also indicate the type of contribution (article, review, unpublished work, interview) and, for articles, whether the article is intended for the generalist section or the thematic section.
The deadline for submitting complete contributions is 20 MAY 2024.
Contributions must be written (in a .docx format) according to the journal’s editorial and bibliographical norms, which can be found on the journal’s web page. Contributions are accepted in English, French, Portuguese and Italian, as long as there is coherence between language and content (the editors reserve the right to grant exceptions in the case of specific and justified needs). For further information write to tolomeo.redazione@unive.it or consult the journal’s website: Il Tolomeo.
Bibliography
Bonin, I.T. et al. (2021). “Direitos humanos, refugiados e migrantes: literatura infantil e acolhimento”. Revista Interdisciplinar de Direitos Humanos, 9(1), 47-70.
Farrier, D. (2011). Postcolonial Asylum. Seeking Sanctuary before the Law. Liverpool: Liverpool University Press.
Gallien, C. (2018). “Forcing Displacement: The Postcolonial Interventions of Refugee Literature and Arts”. Journal of Postcolonial Writing, 54(6), 735-50.
Mukherjee, P. (2006). “Surfing the Second Wave: Amitav Ghosh’s Tide Country”. New Formations, 59, 144-57.
Ourtirane, S. (ed.) (2022). “La figure du réfugié dans les littératures francophones contemporaines”. Monogr. issue, Multilinguales, 17.
Röhl, K. 2005. “Fleeing Violence and Poverty: Non-Refoulement Obligations under the European Convention of Human Rights. Working Paper No. 111”. UNHCR New Issues in Refugee Research, January. https://www.unhcr.org/media/fleeing-violence-and-poverty-non-refoulement-obligations-under-european-convention-human.
Schuster, L. (2015). “Unmixing Migrants and Refugees”. Triandafyllidou, A. (ed.), Routledge Handbook of Immigration and Refugee Studies. Oxon; New York: Routledge, 297-303.
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Call for papers 2024 - Version française
Sujet: Asile, réfugiés et littératures postcoloniales
La revue Il Tolomeo invite tous les chercheurs intéressés à soumettre leurs contributions pour le prochain numéro de 2023 (n° 26). Le numéro sera structuré en une section généraliste à thème libre et une section thématique sur l’asile, les réfugiés et les littératures postcoloniales.
L’expérience des réfugiés et des demandeurs d’asile est en train de jouer un rôle de plus en plus important dans la représentation littéraire. À première vue, ce sujet semble être en continuité avec des horizons établis qui ont toujours traité des migrations – tels que les études/littératures postcoloniales, les paradigmes de la francophonie, de la lusophonie et de l’anglophonie, ou encore celui de la « littérature de migration » italienne. Il existe cependant de solides arguments pour considérer que la visibilité de ces sujets migratoires spécifiques a représenté et représente toujours un élément de nouveauté et de rupture. Par exemple, dans le domaine anglophone/postcolonial, Pablo Mukherjee soulignait dès 2006 comment les études postcoloniales de la « première vague » favorisaient le migrant-cosmopolite plutôt que le migrant-réfugié (Mukherjee 2006, 146). En 2011, David Farrier allait jusqu’à dire que l’expérience des réfugiés était un « scandale » pour les études postcoloniales, dont les paradigmes théoriques de l’entre-deux (in-betweenness) et des identités hybrides seraient mal adaptés pour contextualiser la situation historique, politique et légale spécifique des demandeurs d’asile (Farrier 2011). En revanche, des interventions plus récentes (comme Gallien 2018) ont tenté de réfléchir à la manière dont les études postcoloniales peuvent fournir des perspectives critiques utiles pour discuter des récits des et (sur les) réfugiés et (les) demandeurs d’asile. Il existe également des réflexions sur la figure du réfugié dans d’autres contextes linguistiques, tel que le récent numéro 17 de la revue Multilinguales (2022) dans le contexte francophone.
De nombreux éléments sont à considérer pour discuter de la spécificité d’une littérature sur les réfugiés et de sa relation avec les paradigmes critiques préexistants. Par exemple, souvent, les trajectoires des réfugiés ne suivent pas celles d’un « retour » à la « mère-patrie » coloniale, mais sont tout aussi fréquemment influencées par l’histoire coloniale dans un sens plus large. La reconnaissance par un pays auquel aspire un demandeur d’asile est en conflit avec des paradigmes cosmopolites ou diasporiques, mais la nature intrinsèquement transnationale des expériences des réfugiés tend tout de même à déstabiliser l’idée de littérature nationale. De plus, la catégorie même de « réfugié » reste controversée. D’un côté, elle est d’une importance fondamentale pour les mobilisations et les revendications politiques et humanitaires – surtout compte tenu des politiques extrêmement violentes de fermeture, d’exclusion, d’exploitation et de surveillance qui touchent les réfugiés et les demandeurs d’asile, tant dans le Nord que dans le Sud global (bien que de manière différente). D’un autre côté, la nette distinction légale entre les migrants forcés et les prétendus migrants économiques obscurcit le fait que, dans la pratique, ces deux catégories se chevauchent dans l’expérience concrète des migrants (Schuster 2015) ; et beaucoup soutiennent que les motivations (essentiellement politiques) pour lesquelles il est possible de demander une protection internationale devraient être élargies (voir Röhl 2005). Quelles implications ont ces débats et ces phénomènes complexes pour une nouvelle catégorie critique/littéraire qui voudrait utiliser le « réfugié » comme concept central ?
Que l’on cherche à souligner la continuité ou la rupture par rapport aux modèles précédents, ou que l’on veuille affirmer ou contester leur utilité critique, le lien entre la littérature (postcoloniale), les réfugiés et l’asile est un sujet de débat prometteur. L’objectif de ce numéro monographique du Tolomeo est d’explorer les risques et les points d’intérêt, ainsi que les spécificités, d’une littérature centrée sur le réfugié/le demandeur d’asile, et le rôle d’une perspective postcoloniale.
Thèmes et domaines d'investigation pouvant être envisagés :
Seront particulièrement appréciées les études caractérisées par une approche historique et comparative, qui placent les œuvres dans leurs contextes littéraires et culturels de référence.
Il Tolomeo accepte plusieurs types de contributions :
Pour soumettre une contribution, merci d’envoyer un résumé (1000 caractères maximum, espaces compris) d’ici le 10 FÉVRIER 2024 via le lien indiqué ci-dessous. Veuillez joindre, en plus du résumé, une note bio-bibliographique (en anglais, 1000 caractères maximum, espaces compris) et 5 mots-clés (en anglaise - non nécessaires pour les comptes rendus, les travaux non publiés et les interviews).
Veuillez également indiquer le type de contribution (article, revue, inédit, interview) et, pour les articles, si l'article est destiné à la section généraliste ou au numéro thématique.
La prochaine date limite pour le dépôt des contributions définitives est fixée au 20 MAI 2024.
Les contributions doivent être rédigées, dans un fichier .docx, selon les normes éditoriales et bibliographiques de la revue, qui peuvent être consultées sur la page web de la revue. Nous acceptons les contributions en anglais, français, portugais et italien à condition que la langue et le contenu soient liés (la Direction/Rédaction se résserve le droit d’accorder d’éventuelles dispenses en cas de demandes spécifiques et justifiées). Pour de plus amples informations, vous pouvez nous écrire à l’adresse mail tolomeo.redazione@unive.it ou consulter le site de la revue: Il Tolomeo.
Bibliographie indicative
Bonin, I.T. et al. (2021). “Direitos humanos, refugiados e migrantes: literatura infantil e acolhimento”. Revista Interdisciplinar de Direitos Humanos, 9(1), 47-70.
Farrier, D. (2011). Postcolonial Asylum. Seeking Sanctuary before the Law. Liverpool: Liverpool University Press.
Gallien, C. (2018). “Forcing Displacement: The Postcolonial Interventions of Refugee Literature and Arts”. Journal of Postcolonial Writing, 54(6), 735-50.
Mukherjee, P. (2006). “Surfing the Second Wave: Amitav Ghosh’s Tide Country”. New Formations, 59, 144-57.
Ourtirane, S. (ed.) (2022). “La figure du réfugié dans les littératures francophones contemporaines”. Monogr. issue, Multilinguales, 17.
Röhl, K. 2005. “Fleeing Violence and Poverty: Non-Refoulement Obligations under the European Convention of Human Rights. Working Paper No. 111”. UNHCR New Issues in Refugee Research, January. https://www.unhcr.org/media/fleeing-violence-and-poverty-non-refoulement-obligations-under-european-convention-human.
Schuster, L. (2015). “Unmixing Migrants and Refugees”. Triandafyllidou, A. (ed.), Routledge Handbook of Immigration and Refugee Studies. Oxon; New York: Routledge, 297-303.
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Call for papers 2024 - Versione italiana
Tema: Asilo, rifugiati e letterature postcoloniali
Il Tolomeoinvita tutti gli studiosi interessati a inviare i loro contributi per il prossimo numero del 2023 (nr. 26). Il numero si dividerà in una sezione generalista a tema libero e in una sezione tematica dedicata ad asilo, rifugiati e letterature postcoloniali.
L’esperienza di rifugiati e richiedenti asilo sta conquistando un ruolo sempre più prominente nella rappresentazione letteraria. A un primo sguardo questa tematica sembra essere in continuità con orizzonti consolidati che da sempre si occupano di migrazioni – come ad esempio gli studi/letterature postcoloniali, i paradigmi della francofonia, lusofonia e anglofonia, o quello della ‘letteratura della migrazione’ italiana. Vi sono validi argomenti, tuttavia, per ritenere che la visibilità di questi specifici soggetti migranti abbia rappresentato e ancora rappresenti un elemento di novità e rottura. Ad esempio, in ambito anglofono/postcoloniale, già nel 2006 Pablo Mukherjee evidenziava come gli studi postcoloniali ‘di prima ondata’ favorissero il migrante-cosmopolita al migrante-rifugiato (Mukherjee 2006, 146). Nel 2011 David Farrier arrivava a dire che l’esperienza dei rifugiati fosse uno ‘scandalo’ per gli studi postcoloniali – i cui paradigmi teorici di in-betweenness e identità ibride mal si presterebbero a contestualizzare la specifica situazione storica, politica e legale dei richiedenti asilo (Farrier 2011). Di contro, interventi più recenti (come Gallien 2018) hanno provato a ragionare in che modo gli studi postcoloniali possono fornire utili prospettive critiche per discutere le narrazioni di (e su) rifugiati e richiedenti asilo. Non mancano casi di riflessione sulla figura del rifugiato anche in altri contesti linguistici, come ad esempio, in ambito francofono, il recente nr. 17 della rivista Multilinguales (2022)..
Molti sono gli elementi da considerare per discutere la specificità di una letteratura dei/sui rifugiati e il suo rapporto con paradigmi critici preesistenti. Ad esempio, le traiettorie dei rifugiati spesso non seguono quelle di un ‘ritorno’ alla ‘madrepatria’ coloniale – ma, altrettanto spesso, sono influenzate dalla storia coloniale in senso lato. Il riconoscimento da parte di una nazione a cui un richiedente asilo tipicamente aspira è in contrasto con paradigmi cosmopoliti o diasporici – ma la natura intrinsecamente transnazionale delle esperienze dei rifugiati va comunque a destabilizzare l’idea della letteratura nazionale. Inoltre, la stessa categoria del ‘rifugiato’ rimane controversa. Da un lato è di fondamentale importanza per mobilitazioni e rivendicazioni politiche e umanitarie – specialmente considerate le violentissime politiche di chiusura, esclusione, sfruttamento e sorveglianza che colpiscono rifugiati e richiedenti asilo sia nel Nord sia nel Sud Globale (seppur con dinamiche diverse). Dall’altro, la netta divisione legalistica tra migranti forzati e i cosiddetti migranti economici oscura il fatto che, in pratica, le due categorie si sovrappongono nell’esperienza concreta dei migranti (Schuster 2015); e molti sostengono che le motivazioni (fondamentalmente politiche) per cui è possibile richiedere la protezione internazionale andrebbero ampliate (vd. Röhl 2005). Che implicazioni hanno questi dibattiti e complessità per una nuova categoria critica/letteraria che vorrebbe usare il ‘rifugiato’ come concetto cardine?
Che si voglia sottolineare continuità o rottura con modelli precedenti, o che si voglia affermarne o contestarne l’utilità critica, il nesso letteratura (postcoloniale), rifugiati e asilo resta un promettente sito di dibattito. Lo scopo di questo fascicolo monografico del Tolomeo è esplorare i rischi e i punti d’interesse, nonché le specificità, di una letteratura centrata sul rifugiato/richiedente asilo, e sul ruolo di una prospettiva postcoloniale in questa discussione.
Possibili ambiti d’indagine includono:
Studi con un approccio storico e comparativo, e/o che collochino le opere nei loro contesti letterari e culturali di riferimento, saranno particolarmente apprezzati.
Il Tolomeo accetta contributi nelle seguenti categorie:
Si prega chiunque sia interessato a proporre un contributo di inviare un abstract (di massimo 1000 caratteri, spazi inclusi) entro il 10 FEBBRAIO 2024 tramite il link in calce. Si prega di allegare, oltre all’abstract, una nota bio-bibliografica (in inglese, di massimo 1000 caratteri, spazi inclusi) e 5 key words (in inglese, non necessario per recensioni, inediti e interviste).
Si prega anche di indicare il tipo di contributo (articolo, recensione, inedito, intervista) e, per gli articoli, se l’articolo è pensato per la sezione generalista o per il fascicolo tematico.
La scadenza successiva, per l’invio dei contributi completi, è il 20 MAGGIO 2024.
I contributi dovranno essere redatti, in un file .docx, secondo le norme redazionali e bibliografiche della rivista, consultabili sulla pagina web del Tolomeo. Si accettano contributi in inglese, francese, portoghese e italiano, purché ci sia coerenza tra lingua e contenuto (la Direzione/Redazione si riserva il diritto di concedere eventuali deroghe di fronte a esigenze specifiche e motivate). Per ulteriori informazioni scrivere a tolomeo.redazione@unive.it o consultare il sito della rivista: Il Tolomeo.
Riferimenti bibliografici
Bonin, I.T. et al. (2021). “Direitos humanos, refugiados e migrantes: literatura infantil e acolhimento”. Revista Interdisciplinar de Direitos Humanos, 9(1), 47-70.
Farrier, D. (2011). Postcolonial Asylum. Seeking Sanctuary before the Law. Liverpool: Liverpool University Press.
Gallien, C. (2018). “Forcing Displacement: The Postcolonial Interventions of Refugee Literature and Arts”. Journal of Postcolonial Writing, 54(6), 735-50.
Mukherjee, P. (2006). “Surfing the Second Wave: Amitav Ghosh’s Tide Country”. New Formations, 59, 144-57.
Ourtirane, S. (ed.) (2022). “La figure du réfugié dans les littératures francophones contemporaines”. Monogr. issue, Multilinguales, 17.
Röhl, K. 2005. “Fleeing Violence and Poverty: Non-Refoulement Obligations under the European Convention of Human Rights. Working Paper No. 111”. UNHCR New Issues in Refugee Research, January. https://www.unhcr.org/media/fleeing-violence-and-poverty-non-refoulement-obligations-under-european-convention-human.
Schuster, L. (2015). “Unmixing Migrants and Refugees”. Triandafyllidou, A. (ed.), Routledge Handbook of Immigration and Refugee Studies. Oxon; New York: Routledge, 297-303.
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Call for papers 2024 - Versão em português
Tema: Asilo, refugiados e literaturas pós-coloniais
Il Tolomeo convida todos os estudiosos interessados a enviar as suas propostas para a próxima edição de 2023 (n.º 25). A edição compor-se-á de uma secção generalista de tema livre e uma secção temática dedicada a asilo, refugiados e literatura pós-coloniais.
A experiência de refugiados e requerentes de asilo está a ganhar um papel cada vez mais preponderante na representação literária. À primeira vista, este tema parece estar em continuidade com horizontes consolidados que sempre lidaram com a migração – como os estudos/literaturas pós-coloniais, os paradigmas da francofonia, lusofonia e anglofonia, ou o da ‘literatura de migração’ italiana. Há, no entanto, bons argumentos para considerar que a visibilidade destes sujeitos migrantes específicos representou e continua a representar um elemento de novidade e rutura. Por exemplo, na esfera anglófona/pós-colonial, já em 2006 Pablo Mukherjee salientava o facto de os estudos pós-coloniais da ‘primeira vaga’ favorecerem o migrante-cosmopolita em detrimento do migrante-refugiado (Mukherjee 2006, 146). Em 2011, David Farrier chegou mesmo a dizer que a experiência dos refugiados era um ‘escândalo’ para os estudos pós-coloniais – cujos paradigmas teóricos de in-betweenness e identidades híbridas seriam inadequados para contextualizar a situação histórica, política e jurídica específica dos requerentes de asilo (Farrier 2011). Por outro lado, intervenções mais recentes (como Gallien 2018) tentaram pensar como os estudos pós-coloniais podem fornecer perspetivas críticas úteis para discutir narrativas de (e sobre) refugiados e requerentes de asilo. Não faltam exemplos de reflexão sobre a figura do refugiado também noutros contextos linguísticos, como, na esfera francófona, o recente n.º 17 da revista Multilinguales (2022).
Há muitos elementos a considerar quando se discute a especificidade de uma literatura de/sobre refugiados e a sua relação com paradigmas críticos preexistentes. Por exemplo, as trajetórias dos refugiados muitas vezes não seguem as de um ‘regresso’ à ‘pátria’ colonial – mas, com a mesma frequência, são influenciadas pela história colonial em termos mais gerais. O reconhecimento por parte de uma nação a que um requerente de asilo normalmente aspira está em contradição com os paradigmas cosmopolitas ou diaspóricos – mas a natureza inerentemente transnacional das experiências dos refugiados contribui, no entanto, para desestabilizar a ideia de literatura nacional. Além disso, a própria categoria de ‘refugiado’ continua a ser controversa. Por um lado, é de importância fundamental para as mobilizações e reivindicações políticas e humanitárias – especialmente tendo em conta as políticas violentas de encerramento, exclusão, exploração e vigilância que afetam os refugiados e os requerentes de asilo tanto no Norte como no Sul Global (embora com dinâmicas diferentes). Por outro lado, a clara divisão legalista entre migrantes forçados e os chamados migrantes económicos obscurece o facto de que, na prática, as duas categorias se sobrepõem na experiência concreta dos migrantes (Schuster 2015); e muitos argumentam que as bases (fundamentalmente políticas) para reclamar proteção internacional devem ser alargadas (ver Röhl 2005). Que implicações têm estes debates e complexidades para uma nova categoria crítica/literária que gostaria de usar ‘refugiado’ como um conceito central?
Quer se queira sublinhar a continuidade ou a rutura com modelos anteriores, quer se queira afirmar ou contestar a sua utilidade crítica, o nexo entre literatura (pós-)colonial, refugiados e asilo é um local promissor para o debate. O objetivo deste número monográfico de Il Tolomeo é explorar os riscos e pontos de interesse, bem como as especificidades, de uma literatura centrada no refugiado/requerente de asilo, e o papel de uma perspetiva pós-colonial nesta discussão.
As possíveis abordagens incluem:
Serão especialmente apreciados estudos com uma abordagem histórica e comparativa, que coloquem as obras nos seus contextos literários e culturais de referência.
Il Tolomeo aceita submissões nas seguintes categorias:
Convidamos todos os interessados em submeter uma proposta a enviar um resumo (máximo 1.000 caracteres, com espaços) até 10 de FEVEREIRO de 2024 através da ligação abaixo indicada. Anexar, para além do resumo, uma nota bio-bibliográfica (em inglês, máximo 1.000 caracteres, com espaços) e 5 palavras-chave (em inglês; não é necessário para recensões, obras inéditas e entrevistas).
Por favor, indique também o tipo de contribuição (artigo, recensão, obra inédita, entrevista) e, para os artigos, se o artigo se destina à secção generalista ou à seção temática.
O prazo seguinte, para a apresentação das propostas completas, é 20 de MAIO de 2024.
As propostas deverão ser redigidas num ficheiro .docx e devem seguir as normas de redação e bibliográficas da revista, que podem ser consultadas na página web de Il Tolomeo. Aceitamos propostas em inglês, francês, português e italiano desde que haja coerência entre a língua e o conteúdo (a Direção/Redação reserva-se o direito de conceder eventuais prorrogações por necessidades específicas e fundamentadas). Para mais informações, escrever para tolomeo.redazione@unive.it ou consultar o site da revista: Il Tolomeo.
Referências bibliográficas
Bonin, I.T. et al. (2021). “Direitos humanos, refugiados e migrantes: literatura infantil e acolhimento”. Revista Interdisciplinar de Direitos Humanos, 9(1), 47-70.
Farrier, D. (2011). Postcolonial Asylum. Seeking Sanctuary before the Law. Liverpool: Liverpool University Press.
Gallien, C. (2018). “Forcing Displacement: The Postcolonial Interventions of Refugee Literature and Arts”. Journal of Postcolonial Writing, 54(6), 735-50.
Mukherjee, P. (2006). “Surfing the Second Wave: Amitav Ghosh’s Tide Country”. New Formations, 59, 144-57.
Ourtirane, S. (ed.) (2022). “La figure du réfugié dans les littératures francophones contemporaines”. Monogr. issue, Multilinguales, 17.
Röhl, K. 2005. “Fleeing Violence and Poverty: Non-Refoulement Obligations under the European Convention of Human Rights. Working Paper No. 111”. UNHCR New Issues in Refugee Research, January. https://www.unhcr.org/media/fleeing-violence-and-poverty-non-refoulement-obligations-under-european-convention-human.
Schuster, L. (2015). “Unmixing Migrants and Refugees”. Triandafyllidou, A. (ed.), Routledge Handbook of Immigration and Refugee Studies. Oxon; New York: Routledge, 297-303.
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