Dedica votiva in ricordo di una battuta di pesca
abstract
Risalente agli inizi del V secolo, l’epigrafe in esame offre un esempio di dedica votiva di carattere privato ad opera di Autandros e Mys, due pescatori operanti nella baia di Eleusi. Riusciti a catturare un pesce spada (in greco, θρανíς), essi offrirono un altare in segno di ringraziamento al dio del mare, Poseidone. La dedica di un altare ad opera di Autandros e Mys rappresenta un evento insolito, dal momento che i pescatori erano usi consacrare alle divinità protettrici della pesca altri tipi di offerte (parte del pescato, pezzi di imbarcazioni, parte degli attrezzi da lavoro). L’analisi delle tradizioni mitiche legate a Poseidone e il confronto con le fonti letterarie consente di ascrivere l’eccezionalità di questa dedica a due fattori: in primis, alla centralità rivestita dal dio del mare rispetto all’identità del demo eleusinio; in secundis, all’esito assai felice della battuta di pesca, essendone stato oggetto di cattura un pesce come lo spada, ostico da pescare e, soprattutto, insolito visitatore delle acque di Eleusi.
Keywords: Pesca • Dedica votiva • Altare • Poseidone • Eleusi • Thranis • Mys • Autandros