Rivista | Axon
Fascicolo | 1 | 1 | 2017
Articolo | Cenotafio di un prosseno corcirese

Cenotafio di un prosseno corcirese

Abstract

Epigramma iscritto su un monumento funebre circolare, rinvenuto a Corfù (Corcira) nel 1843; attualmente uno dei più antichi epigrammi funerari greci. Il testo, composto da sei esametri, commemora Menecrate figlio di Tlasia, di Eantea in Locride Ozolia, morto lontano dalla patria (il monumento è dunque con probabilità un cenotafio). Menecrate è definito «proxenos amico del popolo»: per lui il demos dei Corciresi ha fatto erigere la tomba, alla cui costruzione ha partecipato anche il fratello del defunto, Prassimene. L’iscrizione utilizza l’alfabeto arcaico tipico di Corinto: oltre alle lettere usuali in questa varietà (per esempio l’epsilon a forma di beta), sono notevoli il segno di interpunzione a tre punti collocato alla fine di ciascun esametro e la losanga che marca l’inizio dell’iscrizione. Il testo è redatto nel dialetto dorico corinzio, ma numerose sono le interferenze dalla lingua letteraria tipica del genere epigrammatico e dell’epica.


Open access | Peer reviewed

Presentato: 27 Agosto 2016 | Accettato: 14 Settembre 2016 | Pubblicato 30 Giugno 2017 | Lingua: it

Keywords DoricoEpsilonInterpunzioneProxenosCorciraDemosLocride OzoliaMenecrateLingua letteEpigrammaEsametriDialettoCenotafioCorfùLosangaCorintoEanteaCorinzio


Leggi questo articolo