Sezione 5. Aboca e la materia medica fra passato e futuro
abstract
Due vetrine ospitavano una selezione di libri e oggetti provenienti dalla collezione di Aboca Museum (museo dell’azienda Aboca di Sansepolcro), e dalla sua Bibliotheca Antiqua che documentano la millenaria storia del rapporto tra l’uomo e le piante medicinali. Il Kräuterbuch di Hieronymus Bock rappresenta il primo compendio di materia medica – flora con le relative proprietà medicinali – dell’Europa centrale. Seguono alcune delle più importanti declinazioni rinascimentali del De materia medica di Dioscoride: le opere di Jean Ruel, autore della prima traduzione latina di Dioscoride, e dell’interprete portoghese Amato Lusitano; nonché i Commentarii a Discoride di Pietro Andrea Mattioli, opera dallo straordinario successo europeo – riediti oltre cinquanta volte fino a metà Seicento e arricchiti di pregiate illustrazioni. Infine, l’opera dell’entomologa e naturalista Maria Sibylla Merian, risalente agli inizi del XVIII secolo: raro connubio di doti artistiche e studio appassionato della natura, le prime funzionali al secondo. Questi preziosi libri costituiscono un ingente patrimonio bibliografico per il Centro Studi Aboca Museum, del quale l’azienda si avvale per riscoprire gli antichi usi medicinali delle piante e, attraverso la ricerca scientifica moderna, proporre nuove formulazioni. Gli oggetti provengono dalla raccolta museale della Stanza dei Vetri e della Collezione di bilance di Aboca Museum: sono alcuni strumenti di uso comune dello speziale e una cassettina contenente i rimedi omeopatici più usati nel XIX secolo, con i granuli originali ancora visibili all’interno delle fialette.