Tres bibliothecas habeo, unam Graecam, alteram Latinam. Così, nel Satyricon, Trimalcione si rivolge al retore Agamennone, senza menzionare la lingua o le lingue delle opere contenute nella sua terza biblioteca. Secondo una delle possibili interpretazioni del passo, questa biblioteca sarebbe stata ‘orientale’ ma Trimalcione – egli pure orientale – avrebbe evitato di menzionarla per un complesso di inferiorità nei confronti della cultura dominante greco-romana dell’epoca. La Bibliotheca Trimalchionis Tertia, in linea con tale memoria, intende valorizzare tradizioni ‘altre’ rispetto a quella occidentale, raccogliendo studi innovativi non solo nei contenuti ma anche nella capacità di concorrere all’elaborazione di una metodologia critico-testuale che si ponga in un dialogo costruttivo con quella della tradizione filologica classica. La collana è dedicata alla pubblicazione di edizioni critiche di testi, prodotti dall’antichità fino al principio dell’epoca moderna, in arabo, aramaico, armeno, cinese, copto, ebraico, georgiano, giapponese, giudeo-arabo e giudeo-persiano, lingue semitiche dell’Etiopia, persiano, siriaco e turco, e di studi storico-letterari e linguistici, nella forma di monografie e di volumi collettanei, relativi alle aree linguistiche sopra citate.
An Outline of Persian ʿilm-i maʿānī