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Volume 2 | Catalogo | Tracce d’arte contemporanea a Cortina d’Ampezzo
Abstract
Nel 1974 apriva i battenti a Cortina il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea intitolato a Mario Rimoldi, albergatore e già sindaco durante le Olimpiadi del 1956, in seno a una ben più antica istituzione, le Regole d’Ampezzo. Nasceva così uno dei primi musei privati rivolti all’arte del Novecento italiano, esito virtuoso dell’attività collezionistica dello stesso Rimoldi. Il Museo arricchì la comunanza ampezzana di un patrimonio che si impegnava a valorizzare la complessiva eredità artistica della conca dolomitica, proiettando il ruolo di Cortina ben oltre quello naturalistico e ricettivo. Tuttavia, erano rimasti inesplorati finora i materiali d’archivio del Museo, tra cui corrispondenze e fotografie che ripercorrono le vicende di uno dei più raffinati collezionisti di metà Novecento con maestri quali Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Fortunato Depero, Alis Levi e Mario Sironi. Il presente volume è il frutto del progetto di analisi e adeguamento dell’identità digitale e dei sistemi informatici per gestire, studiare e valorizzare il ricco patrimonio di opere e materiali archivistici delle Regole d’Ampezzo in occasione del cinquantenario dalla fondazione del Museo Rimoldi. In vista di questo traguardo, il Museo ha proceduto assieme al Venice Centre for Digital and Public Humanities dell’Università Ca’ Foscari Venezia a un’approfondita riorganizzazione del proprio patrimonio mediante il riordino dei fondi archivistici e il loro riversamento su una banca dati relazionale. Questo catalogo affianca il nuovo database pubblico come strumento utile a ripercorrere tappe e ambiti dell’intervento di riordino, in modo da affrontare al contempo stringenti aspetti metodologici nel dibattito sulla digitalizzazione del settore artistico. Se da un lato il volume costituisce un momento di riflessione sulle best practice nelle Digital e Public Humanities, specie in materia di creazione di database relazionali, dall’altro offre un’occasione privilegiata di scoperta di materiali inediti del Museo, capaci di gettare luce sulla sua nascita nonché sul contesto artistico ampezzano nel Novecento. Quale esito concreto della metodologia relazionale adottata nella creazione del nuovo database museale, il catalogo presenta per la prima volta un vasto apparato iconografico composto da lettere, opere, documenti e fotografie attraverso cui indicare percorsi di ricerca e valorizzare primizie artistiche nel patrimonio delle Regole d’Ampezzo.
Keywords Collezionismo • Museo Mario Rimoldi • Regole d'Ampezzo • Cortina d’Ampezzo • Museologia digitale • Mario Rimoldi • Arte contempornea • Relational database • Italian twentieth century • Archivi digitali • Contemporary art • Digitisation
Permalink http://doi.org/10.30687/978-88-6969-681-7 | e-ISBN 978-88-6969-681-7 | ISBN (PRINT) 978-88-6969-682-4 | Numero pagine 234 | Dimensioni 24x22cm | Pubblicato 05 Luglio 2023 | Lingua it
Copyright © 2023 Diego Mantoan. This is an open-access work distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License (CC BY-NC-ND). The use, distribution or reproduction is permitted in unadapted form only and provided that the original author(s) and the copyright owner(s) are credited and that the original publication is cited, in accordance with accepted academic practice. You may not use the material for commercial purposes. No use, distribution or reproduction is permitted which does not comply with these terms.
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