Rivista | Axon
Fascicolo | 1 | 1 | 2017
Articolo | Oinochoe del Dipylon

Oinochoe del Dipylon

L’iscrizione graffita sull’oinochoe del Dipylon rappresenta la più antica attestazione di alfabeto greco rinvenuta in Attica e una delle prime testimonianze di poesia scritta. Le particolarità paleografiche hanno fatto dubitare dell’identità Attica del suo esecutore, ma possono spiegarsi come segni di una pratica non ancora standardizzata. Maggiori incertezze nell’incisione e un peggiore stato di conservazione rendono difficile e non univoca la lettura della parte finale; nel tempo sono state avanzate le proposte più diverse, con disaccordo sul contenuto e la completezza dell’iscrizione, e anche sulla presenza di un unico incisore (alcuni pensano all’intervento di una seconda mano inesperta, che avrebbe tentato di seguire la prima, abbandonando presto la difficile scrittura poetica per tracciare parte di un abecedario). Quello che è certo è che le prime 35 lettere restituiscono un esametro perfetto, che mostra come il suo autore (da non identificare necessariamente con l’incisore) avesse un’indubbia padronanza della dizione epica (molti i confronti con Omero), pur rivelando la sua identità Attica; le 12 lettere seguenti conservano probabilmente l’inizio di un secondo esametro, la cui trascrizione fu interrotta (segue uno spazio vuoto di 4-6 lettere). Con la solennità del metro, viene annunciato il premio per la vittoria in un agone di danza: il vaso stesso.


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Presentato: 27 Agosto 2016 | Accettato: 16 Settembre 2016 | Pubblicato: 30 Giugno 2017 | Lingua: it

Keywords Poesia Coppa di Nestore Abecedario Vittoria Premio Agone Dizione epica Esametro Danza Omero Attica


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