Rivista | Axon
Fascicolo | 1 | 1 | 2017
Articolo | Dedica votiva in ricordo di una battuta di pesca

Dedica votiva in ricordo di una battuta di pesca

Abstract

Risalente agli inizi del V secolo, l’epigrafe in esame offre un esempio di dedica votiva di carattere privato ad opera di Autandros e Mys, due pescatori operanti nella baia di Eleusi. Riusciti a catturare un pesce spada (in greco, θρανíς), essi offrirono un altare in segno di ringraziamento al dio del mare, Poseidone. La dedica di un altare ad opera di Autandros e Mys rappresenta un evento insolito, dal momento che i pescatori erano usi consacrare alle divinità protettrici della pesca altri tipi di offerte (parte del pescato, pezzi di imbarcazioni, parte degli attrezzi da lavoro). L’analisi delle tradizioni mitiche legate a Poseidone e il confronto con le fonti letterarie consente di ascrivere l’eccezionalità di questa dedica a due fattori: in primis, alla centralità rivestita dal dio del mare rispetto all’identità del demo eleusinio; in secundis, all’esito assai felice della battuta di pesca, essendone stato oggetto di cattura un pesce come lo spada, ostico da pescare e, soprattutto, insolito visitatore delle acque di Eleusi.


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Presentato: 30 Agosto 2016 | Accettato: 06 Novembre 2016 | Pubblicato 30 Giugno 2017 | Lingua: it

Keywords Dedica votivaPescaEleusiAltarePoseidoneThranisMysAutandros


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