Medici, passeggeri e migranti a bordo dei grandi transatlantici tra le due guerre mondiali
Abstract
Negli anni tra le due guerre, i quattro Conti – Rosso, Verde, Biancamano e Grande – entrano a far parte della narrazione legata alle imprese compiute da grandi navi sul mare e in parallelo dall’aviazione nelle trasvolate oceaniche, realizzate dalle squadriglie aeree guidate da Italo Balbo. Navi e aerei sono, non a caso, soggetti privilegiati nell’arte visiva e nella cartellonistica del tempo. Si pensi, per esempio, all’opera iconica intitolata Il grande nocchiere, realizzata alla fine degli anni Trenta da Ernesto Thayaht, raffigurante Mussolini in posa monumentale al timone di una nave, metafora del leader in atteggiamento ieratico che guida sul mare la nazione attraverso le turbolenze della storia, sorvolato da una squadriglia di idrovolanti. Ricordo evidente delle imprese aviatorie, in direzione del Brasile nel 1930‑31 e verso gli Stati Uniti nel 1933, nelle quali i vettori del Lloyd sabaudo (poi Italia flotte riunite), erano stati coinvolti e utilizzati per il trasporto di giornalisti, autorità e parenti degli aviatori.
Presentato: 07 Luglio 2025 | Accettato: 23 Luglio 2025 | Pubblicato 14 Ottobre 2025 | Lingua: it
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Permalink http://doi.org/10.30687/978-88-6969-952-8/005