Dalle statistiche ufficiali diffuse dal Ministero della Giustizia e dalla CEPEJ emerge come la durata dei procedimenti civili è in Italia maggiore di quella dei principali paesi europei e ciò rappresenta un freno rilevante allo sviluppo sociale ed economico del Paese. Con questa ricerca ci si è posti l’obiettivo di evidenziare quali potrebbero essere dei fattori che determinano i tempi della giustizia civile, considerando però esclusivamente i fattori interni ad un singolo Tribunale, quello di Venezia. Per poter perseguire tale obiettivo servono informazioni dettagliate a livello di singolo procedimento, che non reperibili nei dataset pubblici, contenenti solo informazioni limitate e aggregate per tribunale o per sezione. L’analisi è stata quindi sviluppata su un campione di circa 1.000 sentenze definite dalle Sezioni civili del Tribunale Ordinario di Venezia negli anni 2019 e 2021. Sulla base del dataset così costruito è stata quindi condotta un’analisi econometrica volta ad evidenziare quali fra le variabili esplicative considerate risultavano influenzare significativamente la durata effettiva dei procedimenti: i risultati ottenuti mostrano che alcune caratteristiche del procedimento contribuiscono ad allungare notevolmente la durata del processo. L’analisi econometrica consente di “pesare” i vari procedimenti in base alla loro durata attesa, portando un miglioramento metodologico alle pratiche di analisi statistica in ambito giudiziario. Tali risultati consentono di dare una diversa interpretazione alle numerose statistiche e analisi sull’efficienza relativa dei tribunali italiani: la maggiore durata dei processi in alcuni tribunali può infatti essere dovuta alla maggiore presenza di procedimenti particolarmente “time-consuming”, piuttosto che una minore efficienza del tribunale stesso.