Presentazione
La Rivista Inequalities mette al centro della propria attività la disamina della grande questione sociale delle diseguaglianze, integrata da una visione globale del loro processo di produzione sociale e arricchita dal confronto delle specifiche situazioni esistenti nelle varie aree del mondo a livello regionale e nazionale. Obiettivo specifico di Inequalities è prestare attenzione alle molteplici forme e dimensioni delle disuguaglianze (economiche, lavorative, educative, territoriali, ‘razziali’, abitative, giuridiche, generazionali, di classe, di genere, di salute, ecc.), alle ‘nuove’ disuguaglianze (ambientali, di salute ambientale, climatiche, nonché quelle legate ai processi di informatizzazione, robotizzazione e digitalizzazione), alle cause, alle trasformazioni e alle conseguenze sociali delle disuguaglianze. La Rivista fa principalmente riferimento all’ambito della sociologia, ma è aperta e attenta agli apporti di tutte le scienze sociali e umane – essendo, quello delle disuguaglianze, un fenomeno che non sopporta nessuna forma di riduzionismo. La lingua di riferimento della Rivista è l’inglese, tuttavia possono essere sottoposti e pubblicati articoli in lingua francese, italiana, portoghese, spagnola. La Rivista si compone di due sezioni: “Dossier tematico” e “Articoli liberi”. È prevista anche la pubblicazione di numeri speciali. La pubblicazione dei fascicoli è annuale. Gli articoli sono sottoposti a double blind peer review, secondo la policy di Edizioni Ca’ Foscari attraverso la piattaforma ECF.
Permalink http://doi.org/10.30687/INQ/9191-9002 | e-ISSN 3035-0395 | Periodicità annuale | Lingua en, fr
Copyright This is an open-access work distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License (CC BY). The use, distribution or reproduction is permitted, provided that the original author(s) and the copyright owner(s) are credited and that the original publication is cited, in accordance with accepted academic practice. The license allows for commercial use. No use, distribution or reproduction is permitted which does not comply with these terms.
Per sottoporre una proposta di pubblicazione utilizza il form qui disponibile.
Submit a proposalinput
I costi di pubblicazioni sono regolamentati dall’Editore. Tutte le informazioni sono disponibili alla pagina Pubblicare con noi.
Gli articoli pubblicati hanno ottenuto il parere favorevole da parte di almeno due valutatori esperti della materia, attraverso un processo di revisione anonima (double-blind peer review) condotto sotto la responsabilità della Direzione scientifica della rivista. I revisori non hanno contatti diretti con gli Autori e appartengono a istituzioni di ricerca diverse da quella cui la rivista è affiliata.
La valutazione è svolta in conformità e aderenza ai criteri scientifici, e ai criteri editoriali di completezza bibliografica e coerenza formale di Edizioni Ca’ Foscari.
Politiche di revisione per le singole sezioni:
Per una descrizione dettagliata del processo, si prega di consultare la pagina: Certificazione scientifica.
Questo prontuario descrive le principali convenzioni redazionali adottate nella rivista. Per casi particolari e indicazioni ulteriori (come l’elenco delle abbreviazioni ammesse), si rinvia al manuale delle Edizioni Ca’ Foscari:
https://edizionicafoscari.unive.it/media/pdf/pubblicare-con-noi/ecf_norme_it.pdf
I. Composizione del testo
La rivista pubblica articoli. La lunghezza è libera entro un massimo di 50.000 battute spazi inclusi (bibliografia compresa).
Formattazione del file Word: limitare la formattazione allo stretto necessario, adottando caratteri di modulo 12 ed evitando maiuscoletti, stili speciali e interlinea diversi da 1. Un caso particolare è costituito dalle Citazioni a testo lunghe.
L’uso del grassetto è ammesso per i titoli.
Date, numeri e misure
I numeri vanno indicati in forma abbreviata omettendo le parti che non cambiano (a eccezione dei cosiddetti ‘teens’ 11-19).
Esempi:
1960-5, 270-1, 256-70, 311-14, 1.000, 120 × 240 cm; 5 marzo-7 maggio; il Settecento; gli anni Trenta.
Citazioni a testo
Parole straniere e traduzioni
Se non recepite nel dizionario Treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/), debbono essere scritte in corsivo. Anche le traslitterazioni vanno in corsivo. Le relative traduzioni vanno in tondo tra virgolette singole alte immediatamente dopo il termine.
Esempio:
Totenmal (‘monumento funerario’)
Enfasi
Si possono usare le virgolette alte (‘’) anche per evidenziare un ‘concetto’, soffermarsi sulla precisa accezione di un ‘termine’, segnalare l’uso ‘idiomatico’, ‘metaforico’ o ‘improprio’ di un lemma.
Titoli
I titoli di opere letterarie, pittoriche, scultoree, fotografiche, cinematografiche, televisive teatrali, musicali, etc. vanno in corsivo con iniziale maiuscola.
Trattino / lineetta
II. Riferimenti bibliografici
Abbreviazioni nelle note a piè pagina
Esempi:
Rossi 2010, 25-7; per alcuni esempi: Rossi 2010, 50.
Rossi 2010, 234 nota 23; Bianchi 2011
Rossi, Bianchi 2010 [coautori]
Rossi, Bianchi, Verdi 2010 [coautori]
Rossi et al. 2010 [più di tre autori]
M. Rossi 2010, G. Rossi 2010 [autori con lo stesso cognome]
Rossi 2010a, 2010b [più opere dello stesso autore, apparse nello stesso anno]
Rossi 2010, 2011 [più opere dello stesso autore, ma edite in anni diversi]
Rossi, s.d., 34 [opera senza data nel frontespizio e nel colophon]
Rossi, in corso di stampa; Bianchi (comunicazione orale)
BSI 1985 [= ‘British Standards Institution’, simili abbreviazioni vanno sciolte nella bibliografia finale].
Esempi:
Rossi 2008, 2, 2: 630 nota 15 (= ‘tomo’ 2, ‘volume’ 2: ‘pagina’ 630, nota 15)
Rossi 1934-36, 4: 17 (vol. 4 di opera in più volumi, edita tra 1934 e 1936, p. 17)
Esempi:
Tuc., Hist., 7, 3, 18 [= libro 7, capitolo 3, paragrafo 18]; Piccirilli 1985, 107
Verg., Aen., 1, v. 127 [= libro 1, verso 127]; Calzecchi Onesti, 20
Mc 1,17 [= Vangelo di Marco, capitolo 1, versetto 17]
Esempio:
Ricci 2016
cui corrisponderà nella bibliografia finale:
Ricci, L. (a cura di) (2016). Il Gotico nel diciannovesimo secolo = Catalogo della mostra (Venezia, 22 marzo-26 giugno 2016). Venezia.
Esempi:
Lenzo [autore della scheda] 2019, Nrr. 4.2-4.3.
Verzeichniss der Sammlung Welzl 1845, IV, nr. 3.
L[onghi], Nr. 44.
Esempio:
Rossi 2004, 7
cui corrisponderà nella bibliografia finale:
Rossi, M. (2004). s.v. «Bianchi, Antonio». Enciclopedia degli autori italiani. http://www.enciclopediaautoriintaliani.org/articles/antonio-bianchi.
Esempio:
ASV, ASC, numerazione rossa, pratica 614, b. 4235, fasc. 3, cc. 2r-v, 3v [numerazione moderna]; ASV, ASC, b. 4235, s.p. [ma 44]
Esempio:
Si segnalano alcuni degli interventi più significativi, in particolare il contributo presentato da Rossi (2010); il decennale lavoro di Bianchi (2014, 34-6), e l’agile sintesi curata da Neri e Verdi (2015, 123-4), con bibliografia ragionata (150-7).
Bibliografia finale
Le abbreviazioni relative alle voci bibliografiche vengono sciolte dopo il testo dell’articolo. Le voci sono elencate in ordine alfabetico e, per uno stesso Autore, dalla meno recente alla più recente. Ogni voce bibliografica riporta, nella lingua della pubblicazione citata:
Libro a stampa
Esempi:
Bianchi, F. (2016). La mia opera. Uno sguardo ravvicinato. A cura di L. Rossi. Venezia: Edizioni Aperte. Archivi di Letteratura Italiana 8.
Rossi, M.; Verdi, G. (2000). La nostra opera. Venezia: Edizioni Aperte.
Rossi, M. (2000). La nostra opera. Berlin, München; Oxford: Oxford University Press [editore con più sedi].
Le mille e una notte (1990). Novara: De Agostini [autore sconosciuto].
BSI, British Standards Institution (1985). Specification for Abbreviation of Title Words and Titles of Publications. London: BSI. [ma si eviti il più possibile il riferimento ad autori collettivi]
Green, M. (2010). The Paintings of Titian. Foreword by G. Verdi; introductory essay by A. Bianchi. London: Thames.
Arrighi, L. (1465). La mia opera. S.l.: s.e.
Traduzioni
Si può indicizzare l’opera facendo riferimento al nome del Traduttore (soprattutto nel caso di classici) o, in alternativa, a quello dell’Autore, purché la scelta sia coerente con i criteri adottati per le abbreviazioni bibliografiche in nota.
Rossi, M. (a cura di) (1967). Publio Virgilio Marone: Eneide. Testo a fronte. Venezia: Edizioni Aperte.
Spencer, J. (transl.) (1974). Aeneid. London: Thames.
Rossi, M. (2010). La mia opera. Trad. di A. Bianchi. Venezia. Trad. di: Mon oeuvre. Paris: Éditions Saint Michel, 2000.
Opera in più volumi e saggio in opera in più volumi
Smith, P. (2016). Essays on Art. 3 vols. London: Thames.
Bianchi, A. (a cura di) (2000-). Antologia degli scritti di Mario Rossi. Venezia: Edizioni Aperte.
Lombardi, M. (2017). History of Publishing. Vol. 4, Digital Publishing. Venice: Edizioni Aperte.
Bianchi, A. (a cura di) (2010). L’opera di Giotto. Venezia: Edizioni Aperte.
Blanche, A. (éd.) (2010). Commentaires. Paris: Éditions Saint Michel.
Contributo in miscellanea od opera con curatela
Il titolo e il sottotitolo del contributo si riportano tra parentesi basse. Dopo un punto si indicano il cognome e il nome del curatore seguiti da ‘(a cura di)’ o espressioni analoghe, e da virgola; segue il titolo della raccolta in corsivo.
Bianchi, F. (2016). «Il Gotico. Storie e miti». Ricci, L. (a cura di), Il Gotico nel diciannovesimo secolo. Venezia: Edizioni Aperte, 87-121.
Libro elettronico
Per pubblicazioni elettroniche, si citano il DOI (da preferire, se disponibile) o l’URL senza sottolinearne i caratteri. I codici DOI, desumibili dal sito https://search.crossref.org/search/references, si citano come: https://doi.org/10.xxxx/xxxxx.
Bianchi, F. (2016). La mia opera. A cura di L. Rossi. Venezia. http://www.edizioniaperte.it.
Bianchi, F. (2016). «Il Gotico. Storie e miti». Ricci, L. (a cura di), Il Gotico nel diciannovesimo secolo. Venezia, 87-121. Scritti di letteratura gotica 27. https://doi.org/10.14277/978-88-6969-021-1.
Articoli in rivista
Il titolo e il sottotitolo del contributo si indicano tra parentesi basse, il nome della rivista in corsivo, seguito dal numero della serie (in cifre romane o come ‘n.s.’), del volume o dell’annata (in cifre arabe) e, se necessario, del fascicolo (in cifre arabe tra parentesi tonde, senza spazio davanti alla prima parentesi).
Bianchi, F. (2017). «Il Gotico. Racconti e miti». Jahrbuch der kunsthistorischen Sammlungen Wien, 5(2), 5-34.
Bianchi, F. (2017). «Il Gotico. Racconti e Miti». Letteratura inglese, 6(2), 15-34. http://www.letteraturainglese.it.
Numero monografico o supplemento di rivista
Se il numero monografico ha un titolo, va tra virgolette basse come i titoli del contributi.
Verdi, M. (a cura di) (2016). «Letteratura gotica». Num. monogr., Letteratura inglese, 6(2).
Recensioni
Rossi, M. (2013). Recensione di L’opera pittorica di Raffaello, di Verdi, Guido. Kunstchronik, 23(4), 24-7.
III. Didascalie per le immagini
Seguire i seguenti schemi:
IV. Immagini
Inviare files tiff, a colori o in bianco e nero, numerati in coerenza con le didascalie, con una risoluzione di almeno 300 ppi.
V. Checklist prima della consegna
Verificare che l’articolo:
Per informazioni e chiarimenti, si invita a contattare la redazione di Edizioni Ca’ Foscari all’indirizzo ecf@unive.it.
Ethical Code of Inequalities
Inequalities is a peer-reviewed scientific journal whose policy is inspired by the COPE (Committee on Publication Ethics) Ethical Code. See the Best Practice Guidelines for Journal Editors.
Publisher’s responsibilities
The Publisher must provide the Journal with adequate resources and the guidance of experts, in order to carry out its role in the most professional way, aiming at the highest quality standard.
The Publisher must have a written agreement that defines the relationship with the owner of the Journal and/or the Editor-in-Chief. The agreement must comply with the Code of Behavior for Publishers of Scientific Journals, as established by COPE.
The relationship among the Editor-in-Chief, the Advisory Board and the Publisher is based on the principle of publishing independence.
Editors’ responsibilities
The Editor-in-Chief and the Advisory Board of Inequalities alone are responsible for the decision to publish the articles submitted.
Submitted articles, after having been checked for plagiarism by means of the anti-plagiarism software Compilatio that is used by the University and is made available to us, will be sent to at least two reviewers. Final acceptance presumes the implementation of possible amendments, as required by the reviewers and under the supervision of the Inequalities Editor-in-Chief.
The Inequalities Editor-in-Chief and Advisory Board must evaluate each submitted paper in compliance with the Journalʼs policy, i.e. exclusively on the basis of its scientific content, without discrimination of race, sex, gender, creed, ethnic origin, citizenship, or the scientific, academic and political position of the Authors.
Allegations of misconduct
If the Inequalities Editor-in-Chief and Advisory Board notice (or receive notifications of) mistakes or inaccuracies, conflict of interest or plagiarism in a published article, they will immediately warn the Author and the Publisher and will undertake the necessary actions to resolve the issue. They will do their best to correct the published content whenever they are informed that it contains scientific errors or that the authors have committed unethical or illegal acts in connection with their published work. If necessary, they will withdraw the article or publish a recantation.
All complaints are handled in accordance with the guidelines published by the COPE.
Concerns and complaints must be addressed to the following e-mail ecf_support@unive.it. The letter should contain the following information:
Authors’ responsibilities
Stylesheet
Authors must follow the Guidelines for Authors to be downloaded from the Inequalities website.
Authors must explicitly state that their work is original in all its parts and that the submitted paper has not been previously published, nor submitted to other journals, until the entire evaluation process is completed. Since no paper gets published without significant revision, earlier dissemination in conference proceedings or working papers does not preclude consideration for publication, but Authors are expected to fully disclose publication/dissemination of the material in other closely related publications, so that the overlap can be evaluated by the Inequalities Editor-in-Chief.
Authorship
Authors are strongly encouraged to use their ORCID iD when submitting a manuscript. This will ensure the authors’ visibility and correct citation of their work.
Authorship must be correctly attributed; all those who have given a substantial contribution to the design, organisation and accomplishment of the research the article is based on, must be indicated as Co-Authors. Please ensure that: the order of the author names is correct; the names of all authors are present and correctly spelled, and that affiliations are up-to-date.
The respective roles of each co-author should be described in a footnote. The statement that all authors have approved the final version should be included in the disclosure.
Conflicts of interest and financing
Authors, under their own responsibility, must avoid any conflict of interest affecting the results obtained or the interpretations suggested. The Inequalities Editor-in-Chief will give serious and careful consideration to suggestions of cases in which, due to possible conflict of interest, an Author’s work should not be reviewed by a specific scholar. Authors should indicate any financing agency or the project the article stems from.
Quotations
Authors must see to it that all works consulted be properly quoted. If works or words of others are used, they have to be properly paraphrased or duly quoted. Quotations between “double quotes” (or «angled quotation marks» if the text is written in a language other than English) must reproduce the exact wording of the source; under their own responsibility, Authors should carefully refrain from disguising a restyling of the source’s wording, as though it was the original formulation.
Any form of excessive, inappropriate or unnecessary self-citation, as well as any other form of citation manipulation, are strongly discouraged.
Ethical Committee
Whenever required, the research protocols must be authorised in advance by the Ethical Committee of Ca’ Foscari University of Venice.
Emendations
When Authors find a mistake or an inaccuracy in their own article, they must immediately warn the Inequalities Editor-in-Chief, providing all the information needed to make the due adjustments.
Reviewers’ responsibilities
Goal
By means of the peer-review procedure, reviewers assist the Inequalities Editor-in-Chief and Advisory Board in taking decisions on the articles submitted. They are expected to offer the Authors suggestions as to possible adjustments aimed at improving their contribution submission.
Timing and conflicts of interest
If a reviewer does not feel up to the task of doing a given review, or if she/he is unable to read the work within the agreed schedule, she/he should notify the Inequalities Editor-in-Chief. Reviewers must not accept articles for which there is a conflict of interest due to previous contributions or to a competition with a disclosed author (or with an author they believe to have identified).
Confidentiality
The content of the reviewed work must be considered confidential and must not be used without explicit authorisation by the Author, who is to be contacted via the editor-in-chief. Any confidential information obtained during the peer review process should not be used for other purposes.
Collaborative attitude
Reviewers should see themselves not as adversaries but as advocates for the field. Any comment must be done in a collaborative way and from an objective point of view. Reviewers should clearly motivate their comments and keep in mind the Golden Rule of Reviewing: “Review for others as you would have others review for you”.
Plagiarism
Reviewers should report any similarity or overlapping of the work under analysis with other works known to them.
CALL FOR PAPERS: «Desigualdades no Brasil». Inequalities, 3 | 2026
O Brasil é um país historicamente marcado por profundas desigualdades. Compreendê-las requer, por um lado, observá-las a partir das particularidades de sua trajetória histórica e de seu passado colonial, que introduziu o trabalho escravizado, resultado do tráfico mercantil de homens e mulheres trazidos compulsoriamente do continente africano.
Posteriormente, durante o processo de industrialização brasileira, nas primeiras décadas do século XX, sempre no marco de uma inserção periférica e dependente, ao mesmo tempo em que se deu a abolição do trabalho escravizado, a enorme população trabalhadora negra foi, em grande medida, excluída da nascente industrialização, uma vez que a classe dominante brasileira optou por receber a população trabalhadora imigrante branca, oriunda especialmente de vários países da Europa e do Japão. Assim, o Estado brasileiro constituiu uma legislação trabalhista restritiva a uma parcela da população, deixando de fora negros e negras, trabalhadores e trabalhadoras rurais, as empregadas domésticas, dentre outras categorias assalariadas, condenando-as à informalidade, precariedade e desemprego.
Essa realidade, que nos diz muito sobre o passado, é também reveladora da enorme desigualdade social que persiste e mesmo se amplia no presente, indicando que a exploração do trabalho é uma das bases fundamentais da sua reprodução sistemática. Assim, desde cedo, a classe trabalhadora brasileira conviveu com altas doses de desemprego, exploração , precarização e com a burla sistemática da legislação protetora do trabalho, o que se reflete até hoje nas suas relações de trabalho.
A título de exemplo: em outubro, novembro e dezembro de 2024, segundo o IBGE (2025), a taxa média de desocupação no Brasil foi de 6,2%. Trata-se, entretanto, de índice que não revela as diferentes formas de desigualdade e de precarização do trabalho no país. Se para os homens a taxa de desocupação foi de 5,1%, para as mulheres, a taxa alcançou os 7,6%. Quando observada a partir da dimensão racial, a distribuição também é reveladora: enquanto para os brancos a taxa foi de 4,9%, entre os pretos atingiu 7,5% e entre os pardos, 7,0%. Ainda segundo o IBGE, de um total de 103 milhões de trabalhadores no Brasil, no trimestre encerrado em janeiro de 2025, 39,5 milhões estavam sem carteira assinada.
Na mesma direção podemos observar a permanência e ampliação da desigualdade e segregação territorial. Se nas cidades reservou-se para as camadas mais pobres as moradias mais precárias, nas áreas rurais persiste até hoje a presença do trabalho análogo à escravidão e a concentração de famílias submetidas à extrema pobreza. Conforme o IBGE (2024), “em 2023, cerca de 51% das pessoas em áreas rurais viviam em domicílios beneficiados por programas sociais”, por conta dos níveis de pobreza e miserabilidade, o que é mais da metade do contingente atendido em áreas urbanas (24,5%).
Outro traço desta desigualdade está presente entre parcela importante das mulheres e meninas negras e pobres, que encontra seu principal trabalho nas atividades domésticas, majoritariamente informalizadas, com baixa remuneração e jornadas extenuantes de trabalho (Dieese, 2023).
É diante deste cenário, sempre tensionado pelas lutas travadas pela classe trabalhadora brasileira, que a partir da última década do século XX foram avançando os processos de reestruturação produtiva permanente do capital e as políticas neoliberais, impulsionadas pelo avanço da financeirização da economia global.
Essa dinâmica alcançou um novo patamar nas primeiras décadas do século XXI, com o advento e expansão das grandes plataformas digitais, as chamadas Big Techs, que se aproveitam dessa realidade presente nos países do Sul – e em particular no Brasil - para intensificar ainda mais os níveis de exploração do trabalho – aprofundando ainda mais as desigualdades econômicas, sociais e políticas.
Esses traços que caracterizam os países de capitalismo dependente e subordinado, são também evidenciados pelo avanço do agronegócio, setor que se enriquece às custas da monocultura para exportação e do desmatamento progressivo de áreas de floresta.
Outro aspecto relevante diz respeito às repercussões das alterações recentes na legislação trabalhista brasileira, que eliminou vários direitos laborais presentes na Consolidação das Leis do Trabalho (CLT) de 1943. Na chamada Reforma Trabalhista de 2017 foi instituída a prevalência do negociado sobre o legislado, permitindo também, entre outras medidas regressivas, a diminuição dos intervalos no interior das jornadas de trabalho, a maior diversificação dos vínculos contratuais, a exemplo do trabalho intermitente, bem como o avanço exponencial da terceirização, dentre tantos outros elementos nefastos para a classe trabalhadora no Brasil.
Estes elementos indicam que o Brasil, como parte do Sul global, converteu-se em um excepcional laboratório e espaço de experimentação das corporações globais, que não somente preservam e mantém, mas aprofundam a enorme desigualdade existente no país desde sua gênese até os dias atuais, particularmente em um cenário de divisão internacional do trabalho no qual a desindustrialização, a reprimarização e a expansão da indústria de serviços tem redesenhado a classe trabalhadora brasileira em sua nova morfologia, seja pela diminuição do operariado industrial, seja pelo aumento significativo do proletariado de serviços, dentre tantas outras mutações na estrutura de classes no Brasil.
Este número de Inequalities acolhe artigos que ofereçam, a partir de múltiplas perspectivas, uma compreensão aprofundada das desigualdades socioeconômicas no Brasil. Como sugestão, incentivamos a apresentação de artigos que – levando em consideração fatores de estratificação social como classe, gênero, raça – examinem: desigualdades de renda e desigualdades de riqueza; desigualdades laborais (precariedade, condições de trabalho); desigualdades de saúde, de habitação, desigualdades educacionais; desigualdades territoriais, lacunas regionais; as lutas da classe trabalhadora contra a desigualdade.
As contribuições devem ser enviadas até 15.12.2025 em inglês. Tamanho máximo das contribuições: 40.000 caracteres (espaços e bibliografia incluídos). Aqueles que desejarem podem enviar à equipe editorial uma proposta de artigo para receber feedback. A proposta, contendo o título do artigo e um resumo de 300 palavras, deve ser submetida até 31.5.2025.
Go to the upload area
https://peerflow.edizionicafoscari.it/abstracts/form/journal/30/378
---
CALL FOR PAPERS: «Disuguaglianze in Brasile». Inequalities, 3 | 2026
Il Brasile è un Paese storicamente caratterizzato da profonde disuguaglianze. Per comprenderle è necessario analizzarle alla luce del suo percorso storico e del suo passato coloniale, che introdusse il lavoro schiavizzato, frutto della tratta di uomini e donne strappati con la forza dal continente africano.
Successivamente, durante il processo di industrializzazione del Brasile, nei primi decenni del XX secolo – pur sempre nell’ambito di una collocazione periferica e dipendente del Paese – mentre si aboliva il lavoro schiavizzato, la popolazione nera fu in gran parte esclusa dalla nascente industrializzazione. La classe dominante brasiliana decise di accogliere forza lavoro immigrata bianca, proveniente soprattutto dall’Europa e dal Giappone. Lo Stato brasiliano creò una legislazione lavorativa restrittiva, che escludeva neri, lavoratori rurali, domestic workers e altre categorie di lavoratori salariati, condannandoli all’undeclared work, alla precarietà e alla disoccupazione.
Questa realtà, che ci parla molto del passato, rivela l’enorme disuguaglianza sociale che persiste e persino si approfondisce nel presente, dimostrando che lo sfruttamento del lavoro è una delle basi fondamentali della riproduzione strutturale della disuguaglianza. Fin dall’inizio, la classe lavoratrice brasiliana ha convissuto con alti tassi di disoccupazione, sfruttamento, precarizzazione, e con la sistematica elusione del diritto del lavoro, elemento che ancora oggi influenza i rapporti di lavoro.
Nell’ultimo trimestre del 2024 il tasso medio di disoccupazione in Brasile è stato del 6.2% (IBGE, 2025), tuttavia questo dato contiene delle differenze interne che riflettono le diverse forme di disuguaglianza e lavoro precario esistenti nel paese. Se per gli uomini il tasso di disoccupazione era del 5.1%, tra le donne raggiungeva il 7.6%. Se per i bianchi il tasso di disoccupazione era del 4.9%, tra i neri era del 7.5% e tra i meticci del 7.0%. Sempre secondo l’IBGE, su un totale di 103 milioni di lavoratori, ben 39.5 milioni non avevano un contratto di lavoro.
Allo stesso modo, possiamo osservare la persistenza e l’acutizzazione della disuguaglianza territoriale. Se nelle città gli strati più poveri sono relegati nelle condizioni abitative peggiori e più precarie, nelle aree rurali ci sono moltissime famiglie in condizioni di estrema povertà e persistono forme di lavoro analoghe alla schiavitù. Nel 2023, a causa dei livelli estremi di povertà e indigenza, circa il 51% degli abitanti delle aree rurali viveva in abitazioni beneficiate da programmi sociali, mentre nelle aree urbane questa percentuale era del 24.5% (IBGE, 2024).
Inoltre, la disuguaglianza coinvolge una parte significativa delle donne (donne e giovani donne) nere e povere, il cui principale impiego è nel lavoro domestico, per lo più informale, con bassa retribuzione e turni estenuanti (DIEESE, 2023).
È in questo scenario, costantemente segnato dalle lotte della classe lavoratrice brasiliana, che in Brasile a partire dall’ultimo decennio del XX secolo hanno preso piede i processi di ristrutturazione permanente del capitale e le politiche neoliberiste.
Questa dinamica ha raggiunto un nuovo e più alto livello nei primi decenni del XXI secolo, con l’avvento e l’espansione della platform economy, delle Big Tech, che sfruttano queste realtà presenti nei paesi del Sud del mondo – e in particolare in Brasile – per intensificare i livelli di sfruttamento del lavoro, aggravando così le disuguaglianze. Questi tratti, tipici dei paesi a capitalismo dipendente e subordinato, sono messi in luce anche dall’avanzare dell’agribusiness, un settore che si arricchisce con la monocoltura per l’esportazione e la progressiva deforestazione. Un altro aspetto rilevante riguarda le conseguenze delle recenti modifiche alla legislazione brasiliana sul lavoro, che hanno eliminato diversi diritti previsti dalla Consolidação das Leis do Trabalho del 1943. Nella Reforma Trabalhista del 2017 è stata introdotta la prevalenza della contrattazione sulla legge (“prevalência do negociado sobre o legislado”), che permette, tra gli altri, la riduzione delle pause durante i turni di lavoro, una maggiore diversificazione dei rapporti contrattuali (come il lavoro intermittente), una crescita esponenziale dell’outsourcing e del subcontracting.
Questi elementi indicano che il Brasile, in quanto parte del Sud globale, costituisce un importante laboratorio e spazio di sperimentazione per le corporations globali, che preservano e approfondiscono le enormi disuguaglianze presenti nel paese dalla sua genesi fino ai giorni nostri. Ciò avviene in uno scenario di divisione internazionale del lavoro in cui la deindustrializzazione, la contrazione del lavoro operaio industriale, l’espansione dell’industria dei servizi, l’aumento dell’info-proletariat, hanno disegnato una nuova morfologia della classe lavoratrice brasiliana – una delle molteplici e importanti trasformazioni nella struttura di classe brasiliana.
Questo numero di Inequalities accoglie articoli che offrono, da molteplici prospettive, una approfondita comcomprensione delle disuguaglianze socioeconomiche in Brasile. A titolo di suggerimento, si incoraggia la presentazione di articoli che – tenendo in considerazione i fattori di stratificazione sociale quali classe, genere, razza – prendono in esame: disuguaglianze di reddito e disuguaglianze di ricchezza; disuguaglianze lavorative.
I contributi vanno inviati entro il 15.12.2025 in inglese. Lunghezza massima dei contributi: 40.000 caratteri (spazi e bibliografia inclusi). Chi lo desiderasse, può inviare alla redazione una proposta di articolo per ricevere un riscontro; la proposta, contenente il titolo dell’articolo e un abstract di 300 parole, va inviata entro il 31.5.2025.
Go to the upload area
https://peerflow.edizionicafoscari.it/abstracts/form/journal/30/378
Edizioni Ca’ Foscari
Dorsoduro 3246
30123 Venezia
ecf@unive.it
T +39 041 234 8250
Se trovi interessanti le nostre pubblicazioni e vuoi ricevere aggiornamenti sulle prossime uscite, iscriviti ora alla nostra newsletter.
x