Epigrafia ostiense dopo il CIL
2000 iscrizioni funerarie
a cura di
abstract
Ostia è, dopo Roma, la città dell’Impero che ha restituito il maggior numero di iscrizioni latine. Dopo la pubblicazione del XIV volume del Corpus Inscriptionum Latinarum (1887) e del Supplementum Ostiense (1930), molto altro materiale è venuto alla luce, in gran parte nel corso dei ‘Grandi Scavi’ degli anni 1938-42, ma è rimasto in gran parte inedito. Da qualche anno un gruppo di studio italo-francese ha dato avvio a un progetto sistematico di pubblicazione. Il volume comprende circa 2000 iscrizioni funerarie provenienti da Ostia e conservate a Ostia (oltre a 168 perdute), con schede scientifiche e fotografie di alta qualità, eseguite a cura della competente Soprintendenza, che apportano un considerevolissimo contributo alla conoscenza dell’onomastica e delle famiglie della città, nonché agli Iura Sepulchrorum. Al catalogo seguono gli indici che adottano la tradizionale ripartizione tematica. Chiudono il volume una bibliografia abbreviata, gli indici delle fonti epigrafiche e le corrispondenze inventariali.